L’EDITORIALE – Carissimi redattori e amati lettori,
per questo maggio proviamo a prenderla con divertimento.
Sapete, il bello della libertà è il voler approfondire quello che vogliamo. Andare a fondo in una cosa, studiandone o volendone vivere l’essenza, non chiede più fatica del godimento nel praticarla … le passioni umane sono spinte dal desiderio di ricerca.
Giorni addietro vi ho lasciato con il monito sui Dettagli alludendo alla figura favolistica del Genio partendo da quella del Diavolo:
-“… per la nostra visione il diavolo, sotto la figura di Satana, rimanda al significato di Avversario.
Per altre credenze è stato visto come il portatore di luce. Lucifero.
Guardando invece ad alcune tradizioni medio-orientali dal tocco arabeggianti, l’ambiguità di questa figura potrebbe assumere il significato di Genio, colui che coordina gli eventi.
Nella cultura moderna della narrativa filmica disneyana delle ‘Mille e una notte’ (Aladino per intenderci), si vede un umano che chiede a questo essere, dentro a una lampada, di aggiustare qualcosa …
è la metafora dell’ardimento che si adopera dentro di noi.
Il Genio per chi vuole comandare questo mondo non è una figura positiva, in quanto crei, si adoperi, faccia, o causi delle dinamiche scoprendo dettagli che ad occhio nudo non si vedevano”- .
Dal detto – Il diavolo sta nei dettagli – , si delinea una palese celebrazione della capacità di tirarsi fuori dai problemi con ingegno. Ora, la cosa interessante è che i dettagli non sono propriamente visibili, udibili o comprensibili immediatamente. Sono inizialmente nascosti, ma raggiungibili quando operiamo all’interno dei nostri settori lavorativi.
La mia provocazione, nell’andare a toccare parole e concetti come Lucifero in occidente a cadenza cattolica, o Genio per l’Oriente, servirebbe solamente a lanciare un monito per stimolare ognuno a cercare di capire se vi sia la possibilità di trovare un campo di interesse comune a tutti:
se Satana è il sinonimo di Avversario, sarebbe interessante chiedersi ‘di chi’, ‘quando’ ma soprattutto ‘perché’. Si scopre così, che le accezioni negative vengono instituite da una realtà più antica, provvista di una grande tradizione che non vuole interferenze culturali. Interessante.
Sappiamo che i massimi sistemi si autocelebrano determinandosi indispensabili, soprattutto ai nostri occhi, ma il punto sta nella piacevolezza di poterla pensare in maniera diversa.
“Credete che niente sia mai potuto cambiare, o vi potesse esser stupore delle nuove scoperte, se non fosse stato per i dettagli? ” .
Per noi lavoratori della conoscenza, è normale arrivare a capire che se vi fossero persone buone e autentiche non ci sarebbe nemmeno l’idea di poter pensare, ad esempio, solo per un secondo a un’altra guerra mondiale. Ma cosa volete, la cattiveria viene dalla percezione della propria inadeguatezza perché si spaventa di fronte alla capacità di essere altro. Il male si percepisce distaccato da tutto il resto e non capisce che concorre anche alla sua intima istruzione. Questo è uno dei motivi per cui non si tornerà più indietro. Per quanti anni ci vorranno, i dettagli si accumuleranno e capiremo a tempo debito.
I dettagli possono essere nascosti ma non invisibili, difficili da comprendere ma non impossibili, e aprono alla maggior comprensione della natura di una cosa avvicinandoci al divino.
Divino che si vedrà più fattibile che inarrivabile e più terreno che celeberrimo.
Una volta vi scrissi parlando del concetto di Cultura, che siamo in un periodo storico dove gli studenti non hanno mai dovuto sapere così tanto in così poco tempo. Docenti e discenti spinti a procedere con velocità e nozionismo. Dovremmo sapere quindi così tanto, ma senza il tempo necessario a coltivare la bellezza e il piacere dell’apprendimento. Capiremmo, così, perché cambiano velocemente i leader politici e le cause del disinteresse per i valori spirituali. Perciò credo sia utile fare nostro il concetto di SINCRETISMO. Semplicemente definito per descrivere e monitorare la congiunzione delle caratteristiche su culture passate.
Così fecero i romani con il Pantheon, accogliendo gli Dei greci e inglobandoli nella loro religione, per passare poi mille anni insieme a Joshua (Gesù) nel Medioevo anticipato dall’arte Paleocristiana; gli egiziani, anche loro che hanno i rappresentanti celesti ed oscuri dell’oltretomba collegati idealmente a quelli del nord Europa, e ancora, la cultura orientale dell’antica Cina che sembra sorella lontana del mito di El Dorado, passando dalla Valle dell’Indo. Tutti dettagli iconografici di uomini e donne, accompagnate sempre da raffigurazioni animalesche che nei millenni si riconoscono in volatili, serpenti e insetti. Curioso vero?
Vi lascio semplicemente con l’auspicio di avere sempre la predisposizione dell’animo a coltivare la bellezza di questo mondo, perché è vero che è negli occhi di chi guarda ma non possiamo negare che siamo costantemente adombrati, divisi e compartecipi del Divide et Impera.
Guardando ai macrocosmi della vita: fauna (animali), flora (piante) e noi come razza umana, è anche grazie alle differenze terribili e naturali di questi gruppi, se vi sono stati dettagli propri che hanno distinto le piante velenose da quelle curative, e i predatori da altri animali, compagni di viaggio dell’uomo.
Che dire riguardo la curiosa mescolanza delle nostre etnie che continua anche adesso, e che alla fine se stiamo a vedere ci fa capire come la parola razzismo non esista:
La RAZZA è quella umana, si dovrebbe dire Etno-Fobia, perché di Etnia si parla, ma i più acculturati impongono l’uso della parola Xenofobia, intesa come paura dello straniero.
Dunque, grazie ai dettagli, parlando di qualsiasi cosa possiamo entrare in qualunque concetto e ben altro ancora.
Che sempre possiate osservare quello a cui tenete e preservarlo per come vorreste, così da addentrarsi all’interno di qualcosa per poi ritrovarlo altrove. Anche se questo mondo è in parte malvagio, si avrà sempre la possibilità di procedere, e come col tempo son stati fatti imperi, regni e atrocità, grazie allo stesso sono andati via. Forse verrà un giorno dove guardando alla storia capiremmo che non tutto a suo tempo nacque per nuocere, e magari potremmo anche costruire il nuovo:
dal latino DIVIDE ET IMPERA, Dividi e Governa, per ribattere egualmente con CONNEXA LIBERTATE, tradotto, Collegati per la Libertà.
Ma forse son solo dettagli …
Paolo Cavaleri